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Come educare i nostri figli all'uso dei social?
Due interessanti incontri all’interno del progetto “Genitori e figli: connessioni profonde” di Centro Perinatale Maia e Spazio Extra per conoscere e scoprire meglio i social network ed il loro utilizzo. Martedì 20 Marzo e 17 Aprile si sono svolti, infatti, ad Arona presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII e la sede delle due associazioni, gli incontri dedicati alla genitorialità ai tempi di Facebook e dei social network in uso tra i pre-adolescenti e gli adolescenti. A cura di Webatlas, agenzia di comunicazione, gli incontri hanno permesso di conoscere meglio il mondo dei social, i rischi di un loro utilizzo non corretto e quali interventi possono, o meglio devono, attuare i genitori e gli educatori a tutela e a supporto dei minori che ne fanno uso, partendo dal presupposto che, come in tutti gli ambiti, è importante il conoscere per poter scegliere e per poter aiutare i nostri figli a comprendere lo strumento che utilizzano.
L’incontro di marzo si è aperto esplorando quelle che sono le “tipologie” di genitori in relazione con i social: ci sono genitori che pubblicano fotografie dei figli minorenni spesso senza il loro consenso; ci sono genitori i cui figli si mettono autonomamente online; ci sono genitori definiti “nativi digitali” e altri che non hanno nemmeno idea di che cosa siano i social network. Partendo dalla descrizione di Facebook si è ragionato insieme sul tema della condivisione di dati personali e di immagini che ritraggono i propri figli le quali, una volta online, diventano replicabili e condivisibili da tutti. Prendere coscienza proprio del fatto che si stiano raccontando al mondo intero parti e momenti della propria vita privata, permette al singolo utente di riflettere con maggior consapevolezza sull’utilizzo che si fa di questi strumenti, soprattutto se si tratta di immagini che ritraggono minori che non scelgono, nel momento della pubblicazione della foto, di andare online ed essere visibili a tutti. Quando poi sono i nostri figli a pubblicare autonomamente contenuti sui social, verso di loro abbiamo la responsabilità e il dovere, come genitori ed educatori, di insegnare il discernimento, ossia la capacità di distinguere ciò che è di qualità da ciò che non lo è. Durante l’incontro di aprile si è potuto approfondire meglio quali siano gli strumenti e gli “anticorpi” che possiamo mettere in atto per salvaguardare la nostra privacy sui principali social. Si è esplorato nello specifico il mondo di Facebook, Instagram e Whatsapp riflettendo su come scegliere a chi rendere visibili i propri contenuti, nel gestire le differenti app che sullo smartphone sono collegate ai principali social e che a questi continuamente inviano informazioni circa i nostri dati di navigazione e nell’impostare i propri dati personali.