Essere resilienti

Lo possiamo fare grazie a quell’innata capacità a fronteggiare le situazioni difficili e impegnative a livello psicofisico, adattandoci a nuove condizioni di vita e superare le difficoltà. Nei mesi scorsi ci siamo trovati improvvisamente a dover fronteggiare una nuova quotidianità, farcita di emozioni e sentimenti negativi, non sempre facili da gestire.

Nel periodo di chiusura in casa, abbiamo affrontato tutti l’obbligo di convivenza 24/24 con il nostro nucleo familiare e l’allontanamento dai propri cari. Questa condizione ha posto l’accento soprattutto sulle relazioni già sfilacciate, ha ingigantito qualche problema relazionale che sino a quel momento era stato messo da parte, sia con il proprio partner che nella gestione dei figli. La capacità di essere resiliente e quindi di ricavare il positivo da situazioni difficoltose, permette da una parte il mantenimento della salute psicofisica e dall’altra di affrontare serenamente le sfide. Ancora in questo periodo ci è chiesto di porre molta attenzione al contatto con i nostri vicini, colleghi, parenti: una mente resiliente non acquisisce le condizioni esterne come obbligo, ma sa che seguendo alcuni accorgimenti salvaguarda la salute propria e quella altrui.

Un buon allenamento che possiamo mettere in pratica, e conservarne gli insegnamenti per il futuro, è quello di ripensare ogni giorno ai momenti belli che viviamo con la nostra famiglia: ricavare la sera un momento per rivedere la giornata e ciò che abbiamo vissuto, porterà a sottolineare dei momenti da ricordare per sempre: la condivisione di passatempi, il gioco con i propri figli, provare quella ricetta che da tanto volevamo cucinare, prendersi il tempo per finire quel libro che da tanto era appoggiato sul comodino.

12 Ottobre 2020 - Barbara Mastria