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Educazione e disturbi dell'alimentazione.
Giunge un allarme da Chiara Caucino, assessore al Welfare della Regione Piemonte: sono in aumento i casi di disturbi alimentari anche nei giovanissimi e la pandemia e le sue restrizioni hanno segnato l’insorgere di nuovi casi. Ogni anno se ne contano 260 di anoressia e 450 di bulimia, senza prendere in considerazione tutte le situazioni che rimangono sommerse e non diagnosticate in tempo.
Le chiusure per Covid e i limiti alla socialità hanno toccato diversi aspetti della vita di ciascuno, ma il dato allarmante risiede nell’aumento quadruplicato delle richieste di ricovero per adolescenti di quattordici anni e delle chiamate al numero verde per i disturbi alimentari.
Come affrontare e contrastare tale fenomeno? Ce lo facciamo raccontare dal Centro per le famiglie di Borgomanero.
In questi anni diversi genitori si sono rivolti al Centro per le famiglie e, attraverso interventi di sostegno alla genitorialità, hanno potuto parlare di educazione alimentare. Hanno visto accolti vissuti e preoccupazioni sulla tematica, trovato occasioni di approfondimento rispetto a ciò che stava accadendo ai loro figli e orientamento ai servizi offerti dal territorio. È importante affrontare fatiche e vissuti relativi all’alimentazione prima che possano strutturarsi dei problemi. Attraverso il rapporto con il cibo, infatti, i figli parlano di sé, dei loro bisogni, delle loro emozioni e fatiche, ma ci parlano anche della relazione che hanno con i propri genitori.
Queste tematiche possono essere affrontate già dall’educazione alimentare nella prima infanzia, prendendo un appuntamento gratuito e nel pieno rispetto della privacy con Ilaria Quercioli, referente del Centro per le famiglie C.I.S.S ( 348 3917531 o mail a centroperlefamiglie@cissborgomanero.it)