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Centri estivi: cosa sapere su bonus baby sitting e congedo parentale
Dal 15 giugno possono riaprire i centri estivi (qui una pagina che raccoglie tutti quelli della nostra zona). La situazione post Covid e le nuove misure di sicurezza hanno richiesto una riorganizzazione dei servizi, che in alcuni casi ha fatto slittare di qualche settimana la riapertura e purtroppo fatto lievitare i costi d’iscrizione.
Ma non disperiamo, infatti, per aiutare le famiglie, sono stati presi una serie di provvedimenti sia a livello nazionale che locale, che possono far scendere i prezzi e permettere ai nostri bambini di partecipare e di recuperare la dimensione della socialità e del gioco con altri bambini. Vediamo insieme quali sono le misure che permettono di abbattere i costi d’iscrizione e come accedervi:
Il bonus baby sitting può, ora, essere usato anche per i centri estivi e può coprire le spese fino a 1.200 euro a famiglia. Può essere richiesto all’INPS entro il 31 luglio 2020 e la richiesta è abbastanza semplice. Ci sono alcune limitazioni e attenzioni da prestare, vediamole nel dettaglio.
Come dicevamo la cifra massima che si può richiedere è di 1200 euro. Puoi richiedere il bonus per ciascun figlio con meno di 12 anni per centri estivi o babysitter di cui ti sei servito entro il 31 luglio 2020. Attenzione però, entrambi i genitori devono essere lavoratori attivi, Il bonus non è compatibile con la NASpI o altri strumenti di sostegno al reddito quindi, se anche solo uno dei due genitori ne usufruisce non viene erogato. Chi nel corso dei mesi scorsi avesse già usufruito del bonus baby sitting potrà richiedere solo la cifra residua (ad esempio: se ad aprile ho già chiesto 600€ di rimborso per la baby sitter, rimangono altri 600€ che posso richiedere come rimborso per aver pagato il centro estivo). In ogni caso il bonus non è disponibile per chi ha già usufruito del congedo parentale per il Covid-19.
La domanda per il “bonus baby sitting e centri estivi” va presentata accedendo al portale dell’INPS con le proprie credenziali e cercando la sezione “Domanda di prestazioni a sostegno del reddito”. Servirà la documentazione che attesti l’iscrizione al centro estivo (ricevuta d’iscrizione o fattura), le settimane di frequenza del servizio (entro il 31 luglio 2020) e l’importo della spesa sostenuto o ancora da sostenere. Vanno inoltre specificati la ragione sociale e la partita iva (o il codice fiscale) nonché il tipo di struttura (individuata da un apposito codice). In alternativa si può richiedere il bonus telefonicamente chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa oppure il numero 06 164164 da rete mobile, ma bisogna comunque essere in possesso di Pin o identità Spid che serviranno per la pratica. Compilando la domanda potrai scegliere se avere un accredito su conto corrente bancario o postale, un accredito su libretto postale, accredito su banca prepagata con iban o un accredito tramite bonifico domiciliato presso le poste.
Per quanto riguarda il Congedo parentale COVID-19 sono 30 i giorni in totale che puoi richiedere entro la fine di luglio, previsti dal decreto Rilancio da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale che va a modificare quanto previsto dal precedente decreto Cura Italia. Si tratta di un incremento di 15 giorni rispetto ai precedenti.
Riassumendo: chi non ne ha ancora fruito del congedo potrà richiedere fino a 30 giorni, mentre chi ha già utilizzato i primi 15 potrà avere la restante parte. Il congedo parentale COVID-19 prevede un’indennità pari al 50% della retribuzione e coperta da contribuzione figurativa per genitori con figli fino a 12 anni di età. Può essere fruito in modo continuativo o frazionato, da uno o entrambi i genitori alternativamente, entro e non oltre il 31 luglio 2020.
Ricordiamo che le due misure sono alternative, non si possono chiedere l’una e l’atra, ma bisognerà scegliere in base alle proprie esigenze e preferenze. Oltre a queste misure statali, alcune amministrazioni hanno stanziato aiuti ed incentivi comunali, per queste vi consigliamo di rivolgervi agli uffici del vostro comune.