Per offrirti una migliore esperienza questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per saperne di più e per gestire le tue preferenze consulta la Privacy policy

Una comunità per i bambini
il blog sull'educazione di Family Like

Emozioni e tappe evolutive nel bambino

Insieme alle professioniste del Comune di Arona, del Ciss Borgomanero e del Cisas, offriamo uno spazio in cui dare consigli e raccontare ai genitori come affrontare alcune tappe evolutive della crescita dei propri figli. Oggi iniziamo aprendoci al tema molto importante delle emozioni, riflettendo su come si possano riconoscerle e quali siano gli strumenti e le modalità per riconoscerle. 

Sin da piccoli, è necessario sostenere i nostri figli nel riconoscere le proprie emozioni, nel dar voce a ciò che sentono e provano garantendo loro un supporto per affrontare anche emozioni difficili da gestire. 

Ogni tappa evolutiva è ricca di aspetti emotivi e relazionali fondamentali per la crescita. Nei primi anni di vita (ma non solo) il corpo è il canale privilegiato attraverso il quale i bambini esprimono le loro emozioni. Nelle fasi di cambiamento il bambino mostra alcuni atteggiamenti dettati da emozioni profonde che lo turbano e non gli permettono di vivere serenamente: lo esprime attraverso la non realizzazione di qualcosa che ha appreso o nella difficoltà a fare qualcosa. In particolare, questo atteggiamento può essere legato a ciò che il bambino sta vivendo in quel determinato periodo della propria vita, una tensione o un cambiamento all’interno del nucleo familiare – tensioni tra genitori o con altri familiari, una separazione o un distacco prolungato da loro, che spesso coincidono con la ripresa dell’attività lavorativa o l’arrivo di un fratellino/sorellina. Per quanto gli adulti pensino e provino a tenere il bambino al riparo da alcune situazioni complicate, in realtà le emozioni che loro provano circolano nell’ambiente domestico ed il bambino riesce a coglierle. Non riuscendo a verbalizzarle le manifesta attraverso il suo corpo. Affrontare le tappe evolutive dei bambini non significa ricondurre le emozioni che provano alla loro sfera personale, ma tenere in considerazione tutto ciò che accade intorno a loro, perché particolarmente influenzabile. I bambini assorbono in particolare le aspettative e gli stati d’animo dei loro genitori, che imbastiscono la cornice emotiva e la influenzano. Iniziando un percorso tra le emozioni, e facendo affidamento agli scritti scientifici E.M.D.R. parliamo della paura: paura del pericolo, in cui si attiva il sistema di difesa, paura della solitudine che attiva il sistema di attaccamento e paura del giudizio che attiva il sistema di rango. Un bambino quando ha paura di un pericolo si immobilizza, ha lo sguardo sbarrato, rifiuta l’aiuto e spesso inizia a lanciare oggetti allontanando il genitore. Tranquillizzando il bambino con un tono di voce normale e rassicurandolo che siamo lì con lui in quel momento delicato, lo aiuterà a sentirsi al sicuro. Se un bambino spesso segue il genitore con lo sguardo, lo controlla, si protende verso di lui e si aggrappa a lui, allora ha paura della solitudine. Per conferirgli sicurezza, si può cullare, accarezzare, trasmettere vicinanza e calore, ascoltare e comprendere. La paura del giudizio, invece, si riconosce perché il bambino arrossisce, abbassa lo sguardo, parla con tono basso e tremolante, si rifiuta di affrontare interrogazioni, gare ed evita di esporsi pubblicamente. In questa situazioni ci si può mettere in gioco, non fare finta che non sia nulla, ma provare a condividere con il proprio figlio un’esperienza simile della propria infanzia che possa avvicinare e dare fiducia al bambino.

Quando un bambino sa di avere accanto un genitore che lo accompagna ed è con lui ad affrontare un’emozione, allora si rafforza il legame tra loro e la sicurezza del bambino stesso.

Puoi seguire anche la pagina facebook: www.facebook.com/centroperlefamiglieciss

28 Settembre 2020 - Barbara Mastria
Iscriviti alla newsletter di Family Like