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Esiste l’istinto da mamma?
Durante il ciclo di incontri Tutto parla di voi, la dottoressa Camisa ci parla del benessere materno, di come stanno le madri single in Italia, il desiderio di maternità e della decisione di non fare un figlio.
Quante volte ci siamo domandate se fosse il momento giusto, se fossimo davvero pronte ad avere quel bambino che tanto avevamo desiderato. Ci siamo chieste se saremmo state all’altezza; quante volte il nostro pensiero è stato altalenante e i nostri sbalzi d’umore ci hanno spinto in alto fino a toccare il cielo con un dito e tanto in basso fino a sbattere la testa? Tante, tantissime e ancora oggi che nostro figlio è con noi, non smettiamo di interrogarci sul nostro ruolo di madri e su quello di donne nella società. Ci pervade il senso di colpa quando crediamo di aver trascorso troppo tempo al lavoro e poco con nostro figlio; abbiamo la sensazione che il nostro bambino non sia sereno perché abbiamo risposto di fretta e superficialmente a una sua semplice richiesta; ci sentiamo inadeguate quando percepiamo un minimo disagio e vorremmo invece che tutto procedesse alla perfezione. Ma la perfezione non esiste e noi mamme ci diamo troppa importanza quando si tratta dell’educazione dei figli: riponiamo le nostre certezze in quella parte istintuale che ci hanno fatto credere insita in ogni donna e con un bambino in braccio abbiamo la sensazione di poter spaccare il mondo. Ma molto spesso quello di cui abbiamo realmente bisogno sono parole e gesti d’amore e di conforto che ci permettono di credere che il nostro lavoro più importante, quello di mamma, lo stiamo svolgendo al meglio, con qualcuno accanto di familiare e amico che ci sostiene. Questo non significa togliere indipendenza alla donna, ma creare intorno a lei e al bambino – che non è solo suo – un ambiente caldo, confortevole e umanamente aperto alla condivisione.
La bellezza di ogni donna sta nell’essere vera e vulnerabile, capace di dare tanto e riprendersi i propri spazi quando necessario, ma la società in cui viviamo non ci aiuta a sentirci pienamente realizzate come madri, donne lavoratrici, compagne di una vita. Perché dovremmo rinunciare a un ruolo che ci rende così speciali e complete? Davanti a questo interrogativo molte donne, in Italia, rinviano la maternità entrando poi nell’adultità avanzata e decidendo di rinunciarvi perché sia sul piano psicologico che sociale le condizioni vengono a mancare. Molte si trovano sole, per scelta o per condizione e conciliare una vita insieme a un bambino diventa impegnativo al punto da entrare in simbiosi con lui, escludendo la possibilità di nuove relazioni e cura di se stesse. Ma qual è il confine tra realtà e ideale di buona e brava mamma a cui ci hanno sempre spinto ad assomigliare? Ci sentiamo ancora davvero legate a uno stereotipo, tanto da lasciarci invadere dai sensi di colpa e di inadeguatezza? Chi siamo noi, mamme, lavoratrici, compagne che decidiamo di metterci in gioco nonostante la società non corra con noi alla conquista della vita? Siamo creature importanti e la comunità in cui viviamo si sta muovendo per prendersi cura di noi e dei nostri figli, creando momenti di condivisione in cui non sentirsi mai soli e tra questi, gli incontri con la dottoressa Camisa, possono rappresentare un primo punto di incontro e confronto con altre mamme e donne che stanno attraversando un periodo di difficoltà.