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Gli abitanti di Ghemme insieme per costruire una nuovo spazio per i giovani
Sono tutti d’accordo: insegnanti ed educatori, assistenti sociali ed amministrazione comunale a coinvolgere ragazzi dai 14 ai 18 anni, per costruire un luogo di ritrovo per gli adolescenti. Dei ragazzi si parla solo quando qualcuno di loro combina qualche guaio in città e il problema sembra essere più quello del controllo e della sicurezza, che quello educativo. Ghemme però sta cambiando: il servizio sociale vuole avviare un servizio educativo che si apra al territorio e coinvolga tutti i giovani, non soltanto ragazzi con difficoltà o con situazioni familiari che necessitano di sostegno.
Il progetto per lo spazio giovani, elaborato nell’ambito del Consorzio Socio-Assistenziale CISS Borgomanero e all’interno di Family Like, vuole rispondere alle necessità del territorio aprendo uno spazio in grado di offrire delle attività ai ragazzi in grado di stimolare interessi e competenze. Laboratori nuovi come quello di writer o di basket da strada, affiancati da attività più tradizionali come il disegno e la pesca. L’idea è che vengano gestiti in maniera volontaria da adulti del territorio ed offerti in modo gratuito o in cambio di un piccolo contributo. Il progetto sta coinvolgendo realtà del mondo dell’educazione, privati cittadini ed anche l’amministrazione comunale, che sta dedicando tempo ed attenzione a questa iniziativa: Paolo Granetto, coordinatore di Family Like, ci racconta che il progetto vuole essere un modo per accorciare le distanze tra adulti e giovani e per ridare a questi ultimi il giusto ruolo di protagonisti che devono avere nella vita della comunità. Sabato 26 Novembre, alla giornata “Fateci Spazio” è stato presentato il progetto e hanno partecipato una trentina tra ragazzi e volontari, indispensabili per rendere l’iniziativa reale, con i quali si è condiviso il progetto e fatto attività insieme. Il centro di aggregazione giovanile aprirà a febbraio presso i Giardini Gianoli e vuole coinvolgere non solo minori di Ghemme, ma anche quelli dei paesi limitrofi, come Sizzano, Maggiora, Cavallirio e Boca, perché solo una reale condivisione, come sottolinea Paolo Granetto, consentirà al progetto di diventare importante per tutta la comunità, per promuovere anche lì “un territorio che si prende cura dei nostri figli”. Per chiunque fosse interessato a fasi coinvolgere, il contatto di riferimento è 3280434668.