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Imparare fin da piccoli a volersi bene reciprocamente è un primo passo per costruire la pace!
Una prima Marcia della Pace per le vie di Armeno ed una festa per allargare, insieme, lo spazio della pace. Si è svolta venerdì 27 aprile, durante la mattinata, la grande festa della pace che ha coinvolto tutte le scuole del paese di Armeno: materna, elementari e medie, insieme per condividere riflessioni e pensieri sulla felicità e la bellezza della diversità. Introducendo la giornata, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “San Giulio” ha sottolineato quanto sia importante, fin da piccoli, essere portatori di pace nelle classi e negli ambienti in cui si vive quotidianamente, abbattendo i litigi ed evitando di pensare che la guerra esista solamente nei Paesi lontani da noi.
Durante la festa, si sono susseguiti diversi momenti, da un canto che invita ad abbattere i muri, le barriere ed i confini che dividono il mondo ed i popoli che lo abitano, per costruire una fratellanza mondiale basata sull’incontro. I bambini della scuola dell’infanzia hanno cantato e ballato per rappresentare i numerosi colori del mondo, simbolo di una diversità che è ricchezza per tutti, ricordando a tutti che “le cose grandi le fanno i piccoli”. I bambini delle elementari, rappresentati dal CCR che, tramite Emil, Sindaco, hanno ricordato il valore universale della pace che può essere diffusa solamente attraverso il dialogo; Marco, Vice Sindaco, riprende l’importanza della Giornata Mondiale della Pace ogni primo gennaio dell’anno, istituita dalla Chiesa Cattolica dal 1968 per riflettere e pregare per la pace; alcuni assessori ricordano il Premio Nobel per la Pace e leggono poesie sul tema della diversità come ricchezza. Giunge poi un momento di silenzio in cui vengono ricordati tutti i Paesi colpiti dalla guerra, senza dimenticarne nemmeno uno, con una colomba a simbolo della speranza che la pace possa raggiungere ogni zona del mondo. I ragazzi delle scuole medie, invece, hanno portato la riflessione sul piano dei Diritti Umani Fondamentali, come quello alla vita, alla libertà e di pensiero, attraverso il loro CCR. Insieme ad alcuni ragazzi richiedenti asilo, inoltre, hanno recitato il codice dell’amicizia e letto una canzone in arabo che ha scritto Maria Barghouthi, giovane ragazza siriana che nei suoi disegni rappresenta la guerra che vede fuori dalla finestra della sua casa.