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Perchè i nostri figli guardano gli youtuber?
E’ sempre più attuale il fenomeno degli youtuber e degli influencer, giovani che attraverso video in rete “influenzano” le scelte e il modo di vivere dei nostri ragazzi. Ne sappiamo troppo poco a volte, ignoriamo cosa attragga i nostri figli verso ragazzi poco più grandi di loro, ma già molto famosi nel web.
E’ sicuramente più esperto di noi, quel 17% di ragazzini che ha già provato a girare un video per imitare il proprio yotuber di riferimento. Le nostre figlie si sono improvvisamente accorte di essere carine, di poter uscire di casa con un pò di trucco e indossare una giacca di ecopelle, non troppo sobria. Lo sanno perché trascorrono parte del loro tempo a consultarsi con le amiche, mentre guardano il video divertente in cui si spiega, tra ombretti, fondotinta e blush, come brillare in ogni occasione. Perchè non ricordare i tempi dello studio, in cui molte di noi alternavano alle pagine dei libri, un bel tutorial che spiegasse come addormentarsi sfiorite e svegliarsi fresche come delle principesse… Ma cos’è cambiato? Il cosiddetto influencer non è altro che l’idolo a portata di smartphone: lo seguiamo in tutti i canali social, interagiamo con lui, sappiamo che il suo lavoro oltre a essere molto divertente, gli reca anche parecchie soddisfazioni economiche. Le aziende si accorgono di lui e noi siamo in grado di farci letteralmente gestire negli acquisti e negli stili di vita. Probabilmente le nostre mamme avrebbero voluto monitorare 24/24 la vita di Gianni Morandi, avrebbero desiderato – allo stesso modo – un riferimento a cui guardare per essere alla moda o per sapere come cucinare quel piatto così gradito dal loro fidanzato. Non è mutato l’interesse profondo per un modello di riferimento: pensiamo all’ammirazione verso un gruppo musicale, un attore, un cantante rock che prima dell’era digitale ci faceva rabbrividire al solo suono del suo nome, ma si è trasformata completamente la modalità attraverso la quale si può interagire con essi. Disponibili, si sostituiscono spesso agli amici: molti adolescenti si confidano con l’influencer, raccontando anche fatti intimi della propria vita. Perché ciò accade? è forse intorno a questo nodo che ruota tutta la questione: i nostri ragazzi sentono ancora necessaria la vicinanza di un amico con il quale divertirsi, commettere qualche sana sciocchezza e nei momenti di sconforto sentirsi sostenuti? Recenti fatti ci hanno interrogato anche sulla credibilità degli influencer e sull’esempio che davvero possono rappresentare: in Giappone, uno yuotuber statunitense, ha ripreso in una foresta il corpo di un suicida: tra risa e battute, il video è apparso in rete scatenando svariate polemiche in merito. L’attrazione verso questi nuovi “miti” non è un vero male per i nostri ragazzi, ma potremmo avvicinarci a loro, chiedere e interessarci del loro tempo libero e di quello che ritengono importante in questo momento delicato della propria vita. Proponiamoci prima di tutto come genitori che hanno vissuto momenti analoghi verso le icone del nostro tempo, ma trasmettiamo loro la capacità di distaccarsi, di capire che tutto ciò che un influencer ci propone può essere calato nel quotidiano con la misura giusta.