Quanto sono importanti le parole!

Una sezione del Festival, intitolata Pillole di resilienza, è stata affidata ad Alberto Pellai in cui ogni giorno il dottore si è dedicato a una parola, perchè le parole sono molto importanti soprattutto di questi tempi.  Proponiamo qualche esempio da qui alle prossime settimane così che ciascun genitore possa riflettere intorno a un argomento scaturito da una sola parola! Oggi ci soffermiamo sulla parola “Rischio” un termine che racchiude molte paure soprattutto per noi genitori che vorremmo posticipare sempre il momento in cui nostro figlio si staccherà da noi per esplorare il mondo e le sue criticità. Il rischio nella vita è un mito: non esiste crescita senza una dose di rischio da affrontare; tenere i ragazzi sotto una campana di vetro non è un bene per loro: devono uscire, creare nuove esperienze e relazioni all’interno della cornice delle norme di prevenzione e dei comportamenti protettivi alla diffusione del contagio. E’ fondamentale per i ragazzi sentire che noi adulti e genitori li sosteniamo nel loro muoversi in un territorio di rischio calcolato. Spesso i nostri figli non vogliono e non hanno il coraggio di raccontarci cosa accade dentro di loro e le paure che li tormentano. Credono di non essere capiti, di essere giudicati. Hanno un caos dentro di loro, ma non vogliono trascinare i genitori in questo stesso ambiente di incomprensione e dolore. Preferiscono essere affiancati, dagli adulti, nel viaggio della vita, come accompagnatori fedeli che al momento della caduta, saranno certamente pronti a raccogliere, a tenere a sollevare. I figli se ci parlassero, ci chiederebbero di staccarci da loro, e viceversa, una fatica che insieme si deve affrontare. Il rischio assunto dei genitori di vedere un figlio crescere è lo stesso che affronta il figlio nell’esplorare la propria esistenza.

Dunque, non avere paura! In questo tempo confuso e incerto, proviamo ad essere equilibrati con noi stessi e i nostri figli.